L’inganno pernicioso di Dio: esigere l’unione con lui, annullando il proprio Io in favore di un Grande Io fantomatico, che è in se stesso - puramente e semplicemente - la morte dell’individuo.




A che pro cercare e venerare un Dio che mi fa uscire dal Nulla solo per distruggermi?




Non solo il Dio dei Cristiani, dei Musulmani e degli Ebrei, ma anche il Nirvana dei Buddhisti, la Dea dei Wicca e dei Neopagani, il Tao estremo orientale, ecc.: tutte queste religioni sono adorazione del Grande Divoratore, del Tiranno.




(All’interno di esse ci sono, è vero, correnti segrete che propongono una dottrina ed una pratica di segno opposto; ma sono realtà in via di estinzione, e comunque nascoste e quasi inaccessibili.)




L’Io, appena uscito dal Nulla, cerca sempre più la sua esistenza, la sua affermazione; gode della sua esistenza, e dell’esistenza di ciò che gli vive intorno, e vuole (rettamente!) continuare a goderne – anzi: ampliare, perfezionare all’infinito il godimento. L’Io non può che cercare la sua eternalizzazione, la sua divinizzazione…




L’Angelo Pavone, Colui che è tutto Occhio, donò all’uomo la coscienza di sé e il desiderio di essere eterno.




Colui che Porta la Luce, illuminò l’uomo sulla sua luce interiore, e sulla luce del mondo, che si cercano e si uniscono: nozze che coronano un amore in cerca, anch’esso, di eternità.