IL FORUM DEI LIBERALCOMUNISTI

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Re: Re: Re: Re: Niente affatto!


Caro amico,


ti riporto qui di seguito un interessante articolo sullo spirito gnostico che informa il socialismo, che ho trovato su una rivista cattolica on line.


Naturalmente chi ha scritto questo articolo non aveva intenzioni benevole nei confronti di noi marxisti, tuttavia egli ha messo in luce in maniera chiara e soddisfacente lo spirito gnostico del movimento marxista.


Saluti,




Massimo Cogliandro






Spirito gnostico e socialismo




La gnosi - secondo la nota definizione di Plotino - è la tesi per cui "il Creatore del mondo è cattivo e […] il mondo è cattivo" (1). Alla domanda unde malum? - fondamentale per ogni uomo che si interroghi sul significato della vita e della morte - il Cristianesimo - in parte significativamente anticipato dalla saggezza classica - risponde che il mondo è stato creato buono da Dio, e che il male e la morte vi furono introdotti dall'uomo: "per unum hominem peccatum intravit in mundum et per peccatum mors", "a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte" (2). La ferita che il peccato ha introdotto nel mondo è tuttavia parziale, come parziale è la possibilità di liberarsi dal male nel tempo attraverso il rispetto della legge morale e l'ascesi che, dopo la Incarnazione, permettono di partecipare ai frutti della Redenzione.




Alla visione cristiana dei bene e del male si contrappone la mentalità gnostica, secondo la quale il male non viene dagli uomini ma da quel Dio che, creando il mondo, lo ha fatto imperfetto e malvagio: per gli uomini, allontanandosi da questo Dio e dalle sue leggi, sarà possibile, attraverso particolari tecniche, liberarsi totalmente dal male. La mentalità gnostica è la organizzazione intellettuale dell'orgoglio e della sensualità: da una parte, insegna agli uomini che non hanno colpa del male dei mondo e che l'umiliante limite della finitudine è stato loro imposto dalla malizia di un Dio malvagio; dall'altra, li dispensa dalla osservanza di ogni legge e dall'ascesi, sostituite in toto da una conoscenza e da una tecnica. Il male del mondo, per la gnosi, consiste nella esistenza di distinte individualità e, quindi, di differenze e di disuguaglianze la cui articolazione giustifica un ordine e, dunque, una gerarchia e una legge. Dalla unità originaria e indistinta di un tutto onnipervadente, il Pleroma - che Basilide chiama apertamente il Nulla -, per opera dei Dio malvagio gli enti cadono nella cattiva individualità, si differenziano originando disuguaglianze e gerarchie e vanno ad arenarsi sulle spiagge della finitudine. Questo dramma cosmico non esclude, tuttavia, la possibilità di una epistrofé, di un ritorno dal mondo della caduta al Pleroma, attraverso una serie di tecniche, insegnate dagli iniziati gnostici, che consentono di sottrarsi al mondo della individualità e di perdersi nuovamente nell'Uno collettivo e indefinito.




Le tecniche gnostiche - diverse e diversamente articolate - convergono nella massima eliminazione possibile delle differenze e delle disuguaglianze, che costituiscono il malvagio marchio della individualità imposto dal Dio-demiurgo venuto a distruggere la indistinta armonia del Pleroma originario. Dal punto di vista politico e sociale il socialismo - che si propone, nelle sue varie sfumature, appunto la eliminazione delle differenze e delle disuguaglianze tra gli uomini, e quindi della gerarchia sociale - non costituisce, dunque, soltanto il più importante di quelli che Eric Voegelin ha definito "movimenti gnostici di massa" (3) ma, inteso come categoria filosofico-politica, si identifica - come ha notato Igor Safarevic - con la gnosi militante nella storia (4).




L'ugualitarismo sociale è la via per giungere a un ugualitarismo metafisico, in cui - secondo il programma gnostico - gli enti individuali si sfaldano nel fluire della evoluzione e finiscono per confondersi con il Nulla.





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Replying to:


Io non mi fiderei tanto di quello che sostiene la Chiesa Cattolica postconciliare, direi che ha le idee confuse; basti pensare che recentemente il sig. Wojtyla ha baciato il Corano, un libro pieno di bestemmie contro la trinità.


Il rifiuto gnostico delle gerarchie interne è un fatto spontaneo - considerato il carattere di illuminazione personale - e non tanto premeditato. Esso è stato combattuto dalla grande Chiesa proprio perché era restio a politicizzarsi per diventare movimento essoterico perdendone i connotati esoterici destinati a pochi... come era accaduto alla Grande Chiesa che mal tollerava movimenti di elite.


La liberazione teorizzata dallo Gnosticismo e piuttosto simile a quella teorizzata dal Buddhismo che a quella teorizzata dal Marxismo, di natura strettamente materiale del tutto antitetica a quella forma di liberazione metafisica che possiamo chiamare "mukti" utilizzando il linguaggio dei Veda.


Per quanto riguarda la cattolicità del fascismo devo informarti che relativamente ad esso ed al suo contesto storico io mi dichiaro postfascista e mi ritendo più vicino a certe posizioni esoteriche nazionalsocialiste nonché a quelle di Julius Evola, René Guénon, Oswald Spengler, etc... "destra esoterica e tradizionalista", come ho detto.


Ti risulta poi che io abbia detto che la Gnosi conduca all'individualismo? Io ho detto che essa si raggiunge individualmente il che è diverso dal dire che porta all'individualismo, giacché dò per scontato che la liberazione dello pneuma conduce all'unità con quella sostanza spirituale da cui lo pneuma proviene; se vogliamo possiamo paragonarlo all'atman (il sé interno individuale) che raggiungendo la "mukti" si ricongiunge al Brahman (sé universale).




Il marxismo non produce nulla di così tanto rivoluzionario rispetto a globalizzazione, mondialismo, capitalismo... stesse manifestazioni materialiste!


In ultima analisi direi che le similitudini sono sorprendeti.


Infatti, mossi da una concezione del mondo materialista, i comunisti vedevano nell’economia il motore del mondo e quindi la regola di tutto considerando il resto - spiritualità compresa - mera sovrastruttura. Contrariamente al pensiero dominante dei secoli precedenti in cui l’economia era una materia collegata alla morale ed all’impalcatura tradizionale, questi pensarono che liberando i popoli dai bisogni economici avrebbero inevitabilmente raggiunto la felicità... come dicevo la liberazione è solo materiale e non metafisica.


Dice poi Marx in elogio al capitalismo: "la borghesia ha avuto nella storia una funzione sommamente rivoluzionaria. Dove è giunta al potere essa ha distrutto tutte le condizioni di vita feudali, patriarcali, idillliache. Essa ha lacerato senza pietà i variopinti legami che nella società feudale avvincevano l’uomo ai suoi superiori naturali e non ha lasciato fra uomo e uomo altro vincolo che il nudo interesse e lo spietato pagamento in contanti .... la borghesia ha strappato il velo di tenero sentimentalismo che avvolgeva i rapporti di famiglia e li ha ridotti a un semplice rapporto di denari".


Continua Marx: "l’isolamento e gli antagonismi nazionali dei popoli vanno via via scomparendo con lo sviluppo della borghesia, con la libertà del commercio, col mercato mondiale, con l’uniformità della produzione industriale e con le condizioni di vita ad essa rispondenti. Il dominio del proletariato li farà scomparire ancora di più".


I comunisti non sono quindi schifati da questa sovversione di valori operata dal capitalismo, anzi la vogliono portare a termine abolendo la proprietà e sostituendo la classe dominante borghese con quella proletaria.


Nella globalizzazione come nel comunismo assistiamo a questi fenomeni:


1) nessuno possiede più nulla. La proprietà scivola via dalle mani dei popoli e passa nelle mani di pochissimi;


2) l’economia è governata da un gruppo di esperti che decidono per tutti. Infatti pochi uomini attraverso il controllo di una percentuale bassa di azioni controllano enormi movimenti di denaro;


3) tutto è pianificato, dalla produzione al consumo. A questo proposito pensiamo al potere persuasivo e totalitario della pubblicita’;


4) i prodotti dell’intelligenza umana vengono progressivamente annichiliti;


5) la famiglia tradizionale, il campanile e le identità locali vengono eliminate;


6) Marx preconizza una società liberata dal lavoro dove solo le macchine e pochissimi direttori lavorano, mentre la stragrande massa degli uomini vive nell’ozio o nello sfruttamento. Questo progetto coincide perfettamente con le recenti pianificazioni mondialiste.


7) Catastrofe ecologica e disordine razziale che porta ad annientare le razze stesse e il loro spirito, l'habitat e le culture connesse in favore di uno squallidume da megabaraccopoli abitata da meticci senza storia e senza cultura.


Il disordine razziale che, come è noto è uno degli effetti "globalizzatori" più gravi, è guardacaso difeso a spada tratta dai movimenti di estrema sinistra.


distruzione di ogno forma sacralità.


Devo ricordare che Fidel Castro, mito dei centri sociali e di Bertinotti, ha recentemente affermato che la globalizzazione coincide con quella fase finale del comunismo in cui tutti gli uomini sono identici, le nazioni non hanno confini o distinzioni culturali.


L’altro aspetto della globalizzazione sul quale le sinistre glissano è quello legato agli aspetti non economici.


Infatti questo processo in accordanza con gli obbiettivi comunisti distrugge il concetto tradizionale di famiglia e ne crea uno nuovo (un’unità aperta all’innaturale ed al perverso), ridefinisce la nazione (ricordiamo la dichiarazione di W. Clarke che inaugurava un nuovo concetto di nazionalità multietnica al posto del vecchio e pericoloso di nazionalità monoetnica) e inventa una nuova religione mondiale fondata sul buonismo e sull’inganno piuttosto che sulla Verità. La vita viene controllata alla radice e modificata addirittura prima della nascita e tutta la creazione viene ‘ricreata’ in uno slancio di sfida al Cielo mai visto.


La globalizzazione è soprattutto questo: il rifiuto dell’ordine naturale e la rivendicazione di un ordine artificiale e quindi fondamentalmente falso, demiurgico, arcontico.


Secondo Platone, la giustizia vera non significa eguagliaza come spesso viene contrabbandato, significa suum cuique tribuere: dare a ciascun essere il suo posto, riconoscere a ciascuna realtà il suo rango nell'ordine gerarchico del Tutto... la stessa visione gnostica del cosmo, con la sua divisione in cieli, mondi inferiori al Pleroma, degradazione del divino in arconti, insomma, quello che vogliamo, è gerarchica; la liberazione non consiste nel sovvertire l'ordine in sé e gli effetti di quello che chiamiamo heimarmene, ma la propria situazione specifica per passare da uno stato ad un altro fino al raggiungimento dell'unità col Tutto.


Giustizia è rispetto delle distanze e delle differenze pur condividendo lo stesso ambiente. È riconoscimento delle specificità: tra uomo e uomo come tra razza e razza, e cito Dante: Sempre la confusion delle persone principio fu del mal della cittade.




Ti saluto.

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La tesi secondo cui il marxismo di fatto è stato il più grande movimento gnostico di massa moderno non è stata tirata fuori per la prima volta dai liberalcomunisti, ma addirittura dal Papa e dai principali teologi della Chiesa Cattolica già nel lontano 1980.


L'unica differenza tra la nostra impostazione teorica e quella della Chiesa in materia consiste nel fatto che per la burocrazia clericale il carattere gnostico della struttura logica interna della teoria marxista ne fa un fenomeno culturale e sociale negativo, degno di essere combattuto con la stessa fermezza con cui i Padri della Chiesa hanno combattuto la Gnosi antica, mentre per noi liberalcomunisti proprio il carattere gnostico della struttura logica interna della teoria marxista ne fa un fenomeno culturale e sociale positivo, anzi l'unico autentico strumento di liberazione che l'essere umano del XX° secolo ha avuto a sua disposizione.


Non dimenticare poi che se c'è stato un partito che ha affermato in maniera solenne la propria cattolicità, questo è stato proprio il Partito Fascista Repubblicano, che tu certamente ammiri, nel Congrsso di Verona del 1943.


L'esoterismo gnostico non porta all'accentuazione del proprio Ego ilico come pensate voi fascisti, ma al dissolvemento dell'Ego ilico, che esiste in ogni essere umano, nell'Assoluto.


La Gnosi non conduce all'individualismo, ma all'annullamento di ogni forma di individualismo.


Ciao,




Massimo



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Ormai è chiaro che io - come molti altri - sono uno gnostico di quella destra definita "esoterica e tradizionalista" e ritengo che lo gnosticismo - insieme al neopaganesimo - sia una visione spirituale tipica della mia area.


Gli antirazzisti sono i principali responsabili di ogni forma di intolleranza: è un abuso trattare in maniera uguale persone diverse così come è un abuso trattare in maniera diversa persone uguali.


Lo gnosticismo era un movimento egualitario al suo interno, esotericamente non essotericamente come volete farci credere, ciò significa che al suo interno razze diverse avevano pari dignità non uguaglianza (che non può esistere) che è invece un dogma cattolico, la pari dignità delle razze e il diritto alla differenza (differenzialismo) è un principio tipico del vero razzismo non di quello che è stato spacciato dolosamente da una certa sinistra più o meno estrema... essa stessa complice del mondialismo.


Come è noto noi gnostici dividiamo l'umanità in tre categorie: gli pneumatici (o spirituali), cioè noi stessi; gli psichici (gli intellettuali diremmo noi), cioè per esempio i cristiani della Chiesa cattolica o gli ortodossi; e gli ilici (o carnali, materialisti e comunisti) che sono tutti gli altri uomini, dediti alle passioni della carne, alla realizzazione delle loro aspirazioni sulla terra e irrecuperabili al discorso dell'illuminazione spirituale. Solo gli pneumatici, hanno la predisposizione a comprendere chiaramente il messaggio di salvezza, solo in essi la scintilla divina, residuo dell'anima universale, può risvegliarsi e portare alla resurrezione e al ricongiungimento con Dio. Essi sono i pochi, gli altri i molti. Gli psichici hanno un ricordo dell'anima divina molto più attenuato, possono teoricamente salvarsi, ma solo pochi in realtà 'aprono i loro cuori'. Gli ilici, o carnali, non sono in grado di salvarsi, il residuo dell'anima divina è completamente soffocato dalle passioni della carne, dalle illusioni della vita terrena.


Così, mentre il messaggio di salvezza è per tutti, solo pochi sono destinati a comprenderlo. In questo senso la dottrina della gnosi è profondamente elitaria e assolutamente incompatibile con qualunque tentativo malsano di accostarla alle decadenti idee di uguaglianza (salvo tentativi di snaturarne la vera essenza); in aggiunta lo gnosticismo è profondamente individualista: la rivelazione (apocalisse) è personale, e quindi non trasmissibile, non comunicabile a nessun altro.


Questi sono aspetti che rendono la gnosi molto antipatica ai cattolici ed agli essoterici.


L'apparente paradosso sta qui: se ciò che gli gnostici dicevano dalla gnosi è senz'altro una concezione elitaria, una forma di razzismo intellettuale, fisico o spirituale, ciò che gli gnostici hanno fatto, per quanto ne sappiamo, è stato infatti il rifiutare la gerarchia, il tollerare opinioni contrastanti, considerare donne e uomini assolutamente uguali.


Forse in questo si fa leva cercano di accostarlo a idee comuniste dimenticando, però, che questa uguaglianza - "pari dignità" direi - esisteva solo all'interno dell'elite, mentre sono solo i cattolici che predicano l'universalità e l'eguaglianza totale.


Un comunista al massimo può essere appunto cattocomunista, ma comunista gnostico è un ossimoro bello e buono.




Ti saluto.

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Ti invito a leggere le meravigliose opere antropologiche di Propp, di Frazer o dello stesso Vico, così potrai capire come tutte le culture umane sono passate fondamentalmente per gli stessi stadi evolutivi e che ogni stadio evolutivo era espressione di strutture socio-economiche analoghe.


Tanti per farti un esempio la fiaba antropologica, cioè il racconto magico espressione delle arcaiche ritualità iniziatorie della società tribale, presenta una morfologia analoga sia in Cina, sia in Russia, sia in Europa.


Non è quindi possibile parlare di specificità culturali dei singoli popoli destinate a restare tali per sempre. La stessa globalizzazione dei mercati e delle culture sta spazzando via queste "specificità".


Ammesso e non concesso che "razzismo" e "odio razziale" siano due cose fondamentalmente diverse, non per questo il razzismo sarebbe giustificabile sul piano logico e teoretico.


I mitologemi razzisti sono e restano la base di ogni folle odio razziale.


L'antica tesi nazi-fascista secondo cui lo gnosticismo avrebbe avuto connotati razzisti è priva di senso.


La Gnosi ha rifiutato l'Antico Testamento, non perchè in esso dominava il Dio degli Ebrei, il cosiddetto Demiurgo, ma perchè questo Dio veniva sentito come un Dio razzista.


Gli gnostici erano presenti in un area che si estendeva dall'Africa Settentrionale fino alla Cina Occidentale. Come faceva ad essere razzista un movimento che aveva al suo interno gente di tutte le razze?


In realtà la Gnosi è stato una grande movimento libertario ed egualitario, che nelle sue forme più mature, come nel caso del manicheismo, propugnava un vero e proprio sistema sociale di tipo comunista.


Ciao,




Massimo Cogliandro

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Entrando in merito al razzismo ho l'impressione che vi sia un problema di terminologia. Ovviamente tu parli secondo la terminologia che si è dolosamente imposta negli ultimi 60 anni.


Quello che hai detto del razzismo andrebbe riferito all'odio razziale che è cosa ben diversa dal razzismo. Non è certo il razzismo ad essere causa dell'odio razziale, ma l'antirazzismo coi suoi mal riusciti tentativi di omologare ciò che è naturalmente diverso ignorandone i risvolti spirituali e riconducendo tutto ad una mera influenza dell'ambiente... mentalità più hylica di questa!!!


Il razzismo biologico e spirituale confuta certe teorie lamarkiane e, in parte, anche marxiste dell'influenza dell'ambiente. È infatti falso che sia solo l'ambiente a determinare l'individuo e le razze, se così fosse scandinavi ed eschimesi dovrebbero risultare identici! In realtà v'è un carattere di fondo, un marchio immutabile e originario che caratterizza anche il comportamento (e qui se vogliamo ci possiamo riallacciare alle teorie dell'antropologo Cesare Lombroso).


L'ambiente - sia naturale, sia storico, sia sociale, sia culturale - può solo influire sul "fenotipo", ovvero sul modo esteriore e contingente di manifestarsi, nel singolo o in un dato gruppo, di certe tendenze ereditarie e di razza, che restano sempre l'elemento primario, originario, essenziale e incoercibile.


Essere razzisti significa dunque aver la precisa coscienza e conoscenza del fatto che forze radicate nel nostro tempo, e non solo influenze meccaniche e impersonali dell'ambiente, sono veramente determinanti per la nostra vita, per il nostro carattere, per le nostre vocazioni.


Ciò che noi affermo con forza è il principio secondo il quale ogni etnia conserva un modo di percepire la realtà assolutamente originale, ciò è rispecchiato perfino nel modo diverso in cui ogni lingua esprime il reale.


Questo campo di studi è conosciuto col nome di "psicogenetica" ed è tutt'altro che una teoria. Il percepire la realtà si evolve nel tempo e deve farlo per adattamento, ma sempre seconto il "sentire" di un determinato popolo.


La coscienza razzista dà un significato più vivo, più energico, più interiore a quel che nell'uso più corrente del termine si intende per "tradizione". È così che il razzismo vivifica e rende concreto il concetto di tradizione: abituerà il singolo a vedere negli antenati non una serie di di "morti" più o meno illustri, ma l'espressione di qualcosa che ancora vive in noi e con cui si è interiormente congiunti.


Il razzismo rappresenta il massimo delle espressioni pneumatiche, lo stesso gnosticismo ha forti connotati razzisti il che accresce il valore dello gnosticismo stesso.

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Non ti è mai passato per la testa che magari gli operai che sono scesi in sciopero nel 1920 lo hanno fatto per difendersi dal sempre più pesante attacco padronale a cui erano soggetti?


Il fascismo, sorto come movimento della sinistra più radicale del tempo, ha fatto proprio il principio secondo cui l'essere rivoluzionari non vuol dire necessariamente impegnarsi nella costruzione di qualche cosa di nuovo e di migliore, tenendo presente la dignità di ogni essere umano, ma solo fare in modo di cambiare incessantemente lo status quo a prescindere dai risultati spesso distruttivi che un cambiamento violento, rapido e senza sosta della struttura sociale e politica inevitabilmente comporta.


Io penso che la vera rivoluzione sociale non può prescindere dall'essere umano e non può realizzarsi con strumenti di morte che generano solo odio e rancore.


Il razzismo è appunto l'affermazione sul piano etico del concetto del "mors tua vita mea", cioè che la mia esistenza non possa affermarsi pienamente se non tramite l'allontanamento o la eliminazione di chi in qualche modo volente o nolente ostacola i miei progetti. E' un modo di vedere tipico di personalità malate, che mettono al centro dell'universo il proprio Ego ilico.

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Tu dici così? E intanto, prima che il fascismo salisse al potere - che facevano i comunisti in italia? A parte gli scioperi, niente. Ecco perché le riforme sociali furono tardive in Italia non per il fenomeno fascista in sè... hai letto le date? Altro che dopo 24 anni, parliamo di 1923, 1927, 1935, 1937 e 1939.


Altra cosa. Tu dici di rispettare i fascisti solo se non si mostrano razzisti o nazionalisti. A parte il fatto che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole... se una persona non vuole convivere con determinati allogeni (= extracomunitari) non puoi imporglielo con la violenza.


Cos'è poi per te il razzismo?

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Caro amico,


se è per questo l'ultimo governo Giolitti, che certamente non era un governo fascista, presentò in Parlamento addirittura una proposta di legge sul Controllo Operaio, che mirava ad estendere all'Italia alcune delle conquiste ottenute dal proletariato europeo in materia di democratizzazione dell'economia.


Giolitti non guardava solo all'esperienza sovietica, ma anche a quella di paesi come l'Austria dove proprio nel 1920 venne varata una legge che permetteva ai lavoratori di eleggere alcuni dei componenti dei Consigli di Amministrazione delle imprese medio-grandi.


Mussolini aspettò ben 24 anni, cioè il momento della disfatta militare, per proporre una riforma apparentemente analoga!


Lo stesso discorso vale per le altre riforme sociali varate dal fascismo. Sono state riforme tardive e non paragonabili alle analoghe riforme varate prima dell'avvento del Nazismo in Austria, Germania o Francia.




Massimo Cogliandro

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No, no... il fascismo ha introdotto riforme sociali superiori a quelle introdotte prima della guerra nei paesi dell'Europa Occidentale!




- Tutela lavoro donne e fanciulli – R.D. n° 653 26/04/1923


- Assistenza ospedaliera per i poveri – R.D. n° 2841 30/12/1923


- Assicurazione contro la disoccupazione – R.D. n° 3158 30-12-1923


- Assicurazione invalidità e vecchi – R.D. n° 3184 30-12-1923


- Maternità e infanzia – R.D. n° 2277 10-12-1925


- Assistenza illegittimi abbandonati – R.D. n° 798 08-05-1927


- Assicurazione obbligatoria contro la t.b.c. – R.D. n° 2055 27-10-1927


- Esenzioni tributarie famiglie numerose – R.D. n° 1312 14-06-1928


- Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali – R.D. n° 928 13-05-1929


- Opera nazionale orfani di guerra – R.D. n° 1397 26-07-1929


- I.n.a.i.l. – R.D. n° 264 23-03-1933


- Istituzione libretto di lavoro – R.D. n° 112 10-01-1935


- I.n.p.s. – R.D. n° 1827 04-10-1935


- Riduzione settimana lavorativa a 40 ore – R.D. n° 1768 29-05-1937


- E.c.a. – R.D. n° 847 03-06-1937


- Assegni familiari – R.D. n° 1048 17-06-1937


- Casse rurali e artigiane – R.D. n° 1048 17-06-1937


- Tessera sanitaria per addetti servizi domestici – R.D. n° 1239 23-06-1939


- I.n.a.m. – R.D. n° 318 11-01-1943.

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Ciao Fabrizio,


se ci sono dei fascisti che accettano le regole della democrazia, che rifiutano il razzismo la violenza e il nazionalismo esasperati e che si limitano a propagandare semplicemente un modello sociale diverso da quello che proponiamo noi, noi rispettiamo le loro idee.


Ora ti spiego perchè non sono d'accordo con te sugli altri problemi che hai sollevato.


Il fascismo ha introdotto riforme sociali non superiori a quelle introdotte prima della guerra nei paesi dell'Europa Occidentale guidati da partiti di sinistra: si pensi alle riforme varate in Austria dai governi socialdemocratici prima dell'occupazione nazista.


L'antifascismo degli operai della FIAT è nato quando nel 1944 Mussolini ha cercato di imporre loro degli organi di cogestione (i Consigli di Gestione) eletti su liste costituite quasi esclusivamente da fascisti. I CdG fascisti avrebbero dovuto organizzare la collaborazione degli operai italiani con la borghesia di Stato militare tedesca.


Il "socialismo fascista", nonostante la retorica, era una forma di capitalismo di Stato non diversa da quella presente nell'U.R.S.S. contemporanea: la "socializzazione" delle imprese varata il 12/2/1944 era solo un modo per permettere al P.F.R. di mettere le mani sulle imprese private e pubbliche con l'aiuto e il consenso della classe operaia.


Il problema dei flussi migratori a livello giuridico è stato già risolto da tempo. Il problema è che lo Stato non riesce a rendere esecutive le sue stesse leggi in materia.


Per quanto riguarda la bomba trovata nel Duomo di Milano, non è stato ancora dimostrato che sono stati gli anarchici a metterla.


Infine, sul problema della legalizzazione del consumo delle droghe leggere, ricorda che chi vuole fare uso di droghe se le procura comunque, anche se continuano a restare in vigore le leggi proibizioniste.

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BEH RISPETTATE TUTTI MENO CHE I FASCISTI? IO PURTROPPO NON POTRO' MAI ESSERE DALLA VOSTRA PARTE PER MOLTI MOTIVI:


1) ALLA FIAT SONO ANTIFASCISTI QUANDO E' STATO MUSSOLINI A DARE DELLE MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO AGLI OPERAI (MENO ORE LAVORATIVE, TREDICESIMA,...)


2) L'IMMIGRAZIONE: IMPRESSIONANTE IL FLUSSO DI EXTRACOMUNITARI, A LORO VA BENISSIMO LAVORARE NEI CAMPI, NON PAGANO TASSE PERCHE' NOI ITALIANI LE PAGHIAMO PER LORO, NON C'E' LAVORO PER NOI ITALIANI FIGURARSI PER LORO.


3)DOVREMMO PENSARE AD AIUTARE LE PERSONE ANZIANE CHE HANNO UNA PENSIONE BASSISSIMA AL POSSO DI AIUTARE GLI EXTRACOMUNITARI, CHE INOLTRE NON CI RISPETTANO PER NIENTE E SONO SINONIMO DI DROGA, PROSTITUZIONE E CRIMINALITA' (ANCHE GLI ITALIANI MA IN MANIERA PIU' RIDOTTA).


4)IL COMPORTAMENTO DI MOLTI PROFESSORI CHE ESSENDO COMUNISTI INCULCANO NELLA TESTA CHE IL COMUNISMO E' BENE E IL FASCISMO E' MALE, DOV'E' LA LIBERTA' DI PENSIERO!


5)GLI ANARCHICI (CHE VOI COMUNQUE RISPETTATE) HANNO BUTTATO UNA BOMBA INESPLOSA SUL DUOMO E DI QUESTO FATTACCIO SE NE E' PARLATO PER AL MASSIMO 3 GIORNI, MENTRE PER LA BOMBA AL MANIFESTO DA PARTE DEGLI ESTREMISTI DI DESTRA SE NE PARLA ANCORA ADESSO.


6)HO NOTATO CHE IN AUSTRIA DA QUANDO C'E' HAIDER (NON LO STIMO MA E' UN GRANDE TRASCINATORE) LE COSE FUNZIONANO A MERAVIGLIA, PACE, PIU' OCCUPAZIONE, PIU' CRESCITA DEMOGRAFICA E PIU' RICCHEZZA.


7)SIETE PER LA LEGALIZZAZIONE DELL'USO DELLE DROGHE LEGGERE COME HAI DETTO TU STESSO, MOLTI PIU' GIOVANI FANNO USO DI QUESTE SOSTANZE, DA LORO PRENDERANNO ESEMPIO I FIGLI (SEMPRE SE RIUSCIRANNO AD AVERNE PERCHE' L'USO DI CERTE SOSTANZE RENDE STERILI, ED ECCO LA BASSA NATALITA') E QUINDI AUMENTERA' IL NUMERO DI PERSONE CHE FANNO USO DI DROGHE LEGGERE.




CREDO CHE QUESTI PUNTI DOVREBBERO FARTI RIFLETTERE





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Caro Fabry,


noi liberalcomunisti non siamo leninisti, al contrario di Che Guevara, cui pure non neghiamo dei meriti nella lotta per la liberazione dei popoli oppressi in Sud America, e tanto meno siamo anarchici...


Quanto al problema delle "canne", noi siamo a favore della legalizzazione dell'uso delle droghe solo perchè le politiche proibizioniste hanno dimostrato di non riuscire a risolvere il problema.


Bada, noi siamo per la "legalizzazione" dell'uso delle droghe leggere e non per la "liberalizzazione" del mercato di queste droghe...


Noi riteniamo che in questa fase lo Stato si deve fare carico della distribuzione, sotto stretto controllo medico, e a prezzi modici delle sostanze stupefacenti.


In questo modo pensiamo di distruggere il mercato illegale delle sostanze stupefacenti e di dare un colpo decisivo alle organizzazioni mafiose.


Noi rispettiamo chi la pensa diversamente, ma ci attendiamo altrettanto rispetto nei confronti delle nostre opinioni.

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COMPAGNI ATTENTI COMINCIA LA LOTTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!


CONTINUATE A FARVI LE CANNE CHE VI BRUCERETE BRUCERETE IL CERVELLO, A MORTE CHE GUEVARA!!!!!!!!!!!!