IL FORUM DEI LIBERALCOMUNISTI

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Re: Re: Re: Il salmo 104


Gentile Sig. Cogliandro,


il culto di Aton è sì antichissimo ma non nella concezione di dio unico che è bene ricordare fu ab initio introdotto proprio da Amenofi III all'indomani della comparsa di Nefertiti". La unicità rappresentò un fatto straordinario per quei tempi perché in quella divinità era incentrata tutta la "sacralità", la "trascendenza" intesa in senso lato. La divinità non risiedeva nel disco vero e proprio così come era concepito in epoche anteriori bensì in quell'esprit divino, inmpalpabile, "trascendente" che era emanato dal disco e che per il tramite dei bracci raggiungeva il sovrano - a mò di satellite - e da questi irradiato al mondo. Concezione escatologica ed ontologica profondamente diversa. Rammento che il culto solare esisteva in oriente con il nome di Shamah e risulta rappresentato da un disco solare con due braccia avvolgenti, in sostanza una immagine non difforme dal disco atoniano seppur provvisto ques6t'ultimo di più braccia. Comunque entrambe le ipotesi torno a ribadire sono a mio avviso condivisibili perché basate su presupposti fondati su base storica attendibile.


Cordialmente Mario

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Gentile sig. Mario,


non credo alla tesi di una influenza di Nefertiti sul faraone del Sole per il semplice fatto che il culto di Aton è antichissimo e che lo stesso padre di Akhenaton vi attribuì un'importanza eccezionale. Trovo più interessante la tesi degli Habiru, che avevo preso in considerazione già qualche anno fa, ma che comunque non risulta facilmente provabile.


Cordialmente,





Massimo Cogliandro

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La questione connessa al Salmo 104 e all'inno ad Aton risale agli inizi del secolo XX all'indomani della traduzionedel reperto amarniano. Le tesi del Freud e recentemente quelle sostanzialmente simili dei fratelli Sabbah, circa presumibili colleganze tra la religione d'Israele e quella amarniana, non possono essere accoglibili sotto il profilo rigorosamente scientifico la prima per discordanze sulle datazioni e la seconda per errate interpretazioni inerenti la onomastica egizia ed israelita dovute a scarsa conoscenza della lingua egizia. Ciò nondimeno questa problematica esiste. E' difficile asserire che le somiglianze tra i due reperti siano un caso fortuito. Ho dedicato molto tempo a ricerche in proposito sfociate nel sito recentemente da me aperto. A mio avviso possono essere percorribili due strade, diverse alla partenza ma aventi l'identico punto di arrivo nel riconoscere la colleganza tra le due religioni. 1a ipotesi: la religione d'Israele discende da quella amarniana. I "popoli delle sabbie" gli habiru stanziati in Egitto da molto tempo - 1000/1200 BC - a seguito della crescente desertificazione del ténéré furono gli unici ad avere conservato la religione atoniana all'indomani del dissolvimento del regno di Akhenaton. Ed è proprio per questo che costoro furono perseguitati e resi schiavi dai ramessidi, proprio perché adoratori di un credo divenuto sacrilego. Da quì il "sospirato" esodo nella terra di Canaan. 2a ipotesi: l'opposto della prima. Il monoteismo proveniente da Israele influenzò l'Egitto per il tramite della regina Nefertiti. Ipotesi che a mio avviso gli studiosi non hanno sufficientemente approfondito. Condicio sine qua non è il riconoscere Nefertiti proveniente dall'oriente (la principessa Taduchippa hurrita?) e molti elementi ne rendono possibile tale veridicità. Le fattezze del viso (non certo di stirpe camitica), l'abbigliamento orientale, il nome stesso (la bella che quì viene). La regina ebbe grande influenza sul faraone del sole e ciò è testimoniato dalla iconografia del tutto insolita per una regina. Forte di tale personalità potrebbe aver introdotto in terra d'Egitto il credo monoteista conosciuto in oriente e che proprio in quel tempo forse si stava consolidando. Essendo lei la massima fomentatrice di tale religione fu messa in disparte - forse da Akhenaton stesso - anzi tempo proprio perché invisa al popolo e soprattutto alla casta sacerdotale politeista. C'è poi da aggiungere che la similitudine del salmo 104 con alcuni passi dell'Inno ad Aton potrebbe essere retaggio di conoscenze acquisite da Nefertiti in terra d'oriente e tale "simiglianza" potrebbe rientrare nel novero molto più ampio delle Scritture Sacre derivate in buona parte da retaggi di credenze mesopotamiche (Babel und Bibel docet). A tal punto però bisognerebbe aprire un'altra ampia dissertazione sulle influenze che esercitò Babilonia su Israele e non mi sembra il caso di prolungarmi. Ultima ratio giova rammentare che Nefertiti andò prima sposa ad Amenofi III negli ultimi anni di vita di questo sovrano "guarda caso" fu proprio questo monarca, dopo la venuta di Nefertiti ( la Taduchippa figlia di Tushratta venuta da Washshukanni?) a parlare di monoteismo e questo prima di Akhenaton stesso. Tutte ipotesi che a mio avviso credo reggano su basi scientifiche a prova di smentita da "altre prove scientifiche".


Cordilamente Mario

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Gentile Sig. Mario,


mi piacerebbe conoscere la sua opinione sulle relazioni esistenti tra il salmo 104 della Bibbia e l'Inno ad Aton.


Secondo lei è veritiera la tesi tradizionale della derivazione del salmo dell'Inno ad Aton?


L'estensore del salmo, vissuto circa trecento anni dopo la morte di Akhenaton poteva avere ancora ben chiaro il fatto che l'Inno ad Aton è stato scritto dal grande faraone?


Le propongo inoltre uno scambio di link tra il mio e il suo sito.


Cordiali saluti,





Massimo Cogliandro